martedì 17 gennaio 2012

MINA: REGINA DELLA MUSICA E DIVA DEI LOOK MULTIFORME


“Eclettico ed irregolare”. “Stupefacente”. “Folle e commovente”. “Il migliore di tutti i tempi”. Questi sono i commenti a caldo dei maggiori critici di musica che hanno elogiato PICCOLINO, il nuovissimo album di Mina “aliena che strega ancora”. E come potrebbe non essere tale per la signora della musica italiana, 71 anni, che ha appena pubblicato il suo terzo album di inediti in meno di venticinque mesi e in mezzo secolo di carriera vanta quasi 1500 incisioni e 150 milioni di dischi venduti nel mondo, tre volte di più dei Coldplay in sostanza. L’album, con tracce in italiano, portoghese e inglese,  annovera collaboratori illustri tra cui Giuliano Sangiorgi, Giorgio Faletti, Paolo Limiti e Andrea Mingardi, esordisce direttamente nella top ten degli album più venduti.
Ma è la copertina che ammalia e affascina, l’ennesimo mutamento di una donna che è stata in grado di mettere da parte la sua immagine per giocare trasformandosi in Aliena, Monna Lisa, indossare barba o farsi ritrarre con il corpo muscoloso di un uomo. I cambiamenti di look non caratterizzano soltanto la seconda parte della carriera della Tigre di Cremona, che dal ’78 a soli 37 anni si ritira dalle scene pubbliche, ma anche la prima parte, quella televisiva. Sono gli anni ’60 quando una giovanissima Mina incanta il pubblico con la sua voce, le coreografie create con il movimento delle mani e i suoi look spesso contestati. Anticipa le mode cambiando continuamente colore ai capelli arrangiati in architetture antigravitazionali, le sopraciglia scompaiono e gli occhi tristi vengono allungati e sottolineati da eye-liner e ciglia lunghissime. Diventa un punto di riferimento per gli stilisti che si divertono a farle indossare abiti provocatori con gonne cortissime e materiali stravaganti disegnati per lei da Pucci e Paco Rabanne, o abiti castigati con dolcevita e lunghe gonne di seta, il caso delle creazioni di Valentino e dei double di Mila Schön. Come non ricordare gli occhialoni scuri e i foulard indossati fuori dalle scene. Ma le collaborazioni di Mina con la moda non terminano con il suo ritiro, bensì diventa icona di ispirazione dei giovani designer che negli anni ’90 la rivestono di tessuti animalier, come fa Gianni Versace che la ritrae stesa in piazza del duomo a Cremona . Tutt’ora lo stile della cantante continua a ispirare collezioni di scarpe di Casa Dei e collezioni di gioielli. Adesso siamo abituati ad immaginarla come l’abbiamo vista l’ultima volta nel 2001, quando avendo  compreso l’importanza di internet e dello streaming, si lasciava filmare in sala d’incisione e cantando in un totalook nero, lunghissima treccia mandarino e Ray Ban fumè incantava 15 milioni di fan collegati da tutto il mondo. Con il suo stile multiforme è stata da molte imitata, ma lei rimane la sola e l’originale. Una grande diva sfuggente che continua a incantare qualsiasi generazione.

 @ FOTO E TESTO IVANO MONTRONE

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